Visualizzazione post con etichetta Kaesong. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kaesong. Mostra tutti i post

2014-01-21

Ancora qualche considerazione - senza cani famelici - sul caso Jang

ANALISI


La trovata di un giornale di gossip cinese, secondo cui il potente Jang Song Taek sarebbe stato sbranato da cani feroci e famelici, riportata incautamente da alcuni quotidiani si è rivelata, ahimé, un fuoco di paglia. L’umiliazione pubblica di Jang e la sua esecuzione con un metodo più tradizionale (fucilazione), ha messo in luce piuttosto, secondo i servizi segreti sudcoreani, le smodate ambizioni dello zio del leader supremo, Kim Jong Eun, e l’accaparramento per sé e i suoi accoliti degli introiti derivanti dalla vendita di carbone e di prodotti marittimi alla Cina; a spese delle forze armate e delle casse private della famiglia Kim.  Potere economico e potere politico, si sa, vanno a braccetto. Per di più le forze armate hanno consentito a due generazioni di Kim il controllo assoluto sul paese. Morto il suo mentore, Kim Jong Il, alla fine del 2011, Jang avrebbe pensato fosse arrivato il momento di uscire dalla tutela della famiglia regnante, in cui era entrato come marito di Kim Yong-hui, figlia del fondatore, e di mettersi in proprio data la giovane età e l’inesperienza del trentenne Kim Jong Eun.

2013-07-08

Corea del Nord e Corea del Sud a colloquio per riaprire il distretto industriale di Kaesong

Fonte: radio vaticana
Prove di dialogo su Kaesong

Segnali di riavvicinamento tra Corea del Nord e Corea del Sud. Sono infatti ripresi da qualche giorno i colloqui sulla riapertura del complesso industriale di Kaesong, dove fino a tre mesi fa imprese sudcoreane operavano in territorio nordcoreano. Ma qual è il significato di questo passo diplomatico? Michele Raviart lo ha chiesto a Rosella Ideo, esperta ed analista geopolitica dell’Asia orientale.RealAudioMP3 

R. – Kaesong ha rappresentato davvero, anche simbolicamente, questa cooperazione fra i due Paesi. E’ stato proprio il momento in cui uomini del sud e uomini del nord hanno in un certo senso collaborato, malgrado le ovvie restrizioni poste dal governo dei Kim.

D. – Quali sono le potenzialità di questa zona in chiave di riappacificazione?

R. – Kaesong doveva essere ancora migliorata in modo da creare i motivi di fiducia tra le due popolazioni. Naturalmente Kaesong è una zona industriale relativamente piccola, dove però c’erano oltre 120 piccole imprese sudcoreane, con duemila operai e circa 25 mila impiegati che lavoravano sia all’interno, sia con i subappalti, etc. Soprattutto, c’erano 53 mila operai nordcoreani. Tutto questo ha portato a circa 90 milioni di dollari di guadagni.

D. - Il regime nordcoreano alterna momenti di tensione a momenti di distensione. Qual è invece la posizione della Corea del Sud?

R. – C’è da considerare che nel governo della sig.ra Park, che è un governo conservatore, molti sono i falchi che vogliono continuare a mantenere un atteggiamento di durezza nei confronti del nord, a meno che non si privi dell’arma nucleare che tra l’altro è l’unico atout di cui dispone la Corea del nord. Quindi questi rapporti sono molto tesi ed è difficile a questo punto vedere di chi è la colpa. C’è una mancanza totale di fiducia tra i due governi.

D. – Abbiamo parlato di nucleare. Come viene visto il problema sia dalla Corea del sud sia, a questo punto, a livello internazionale?

R. - La questione nucleare è una questione che va vista nel contesto della geopolitica dell’Asia nordorientale e cioè degli interessi geopolitici delle grandi potenze, soprattutto degli Stati Uniti e della Cina. Gli Stati Uniti stanno tornando in Asia in forze. Stanno spostando tutte le forze militari in questo scacchiere e l’idea è di controllare in un certo senso la Cina. La Cina se ne rende perfettamente conto e non penso mollerà mai il regime dei Kim che la mette in imbarazzo molto spesso. La sfida sino-americana non permette a questa povera penisola di decidere da sola le sue sorti.



Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/07/08/corea_del_nord_e_corea_del_sud_a_colloquio_per_riaprire_il_distrett/it1-708140
del sito Radio Vaticana